Erwin Mlach è un uomo, così come tanti e così come nessuno.
Venuto al mondo a 50 anni esatti dalla nascita di Steve Jobs e, ironicamente, totalmente incapace nell’ambito informatico, viene influenzato fin dalla tenera età dal medium del fumetto, grazie in parte ai genitori i quali, vissuti nell’epoca d’oro del fumetto italiano, riempiono la sua cameretta di vecchie e nuove edizioni di Topolino così come delle ristampe delle Sturmtruppen, che fungono da scintilla per la nascita del suo senso dell’umorismo imbevuto di una satira morbosa e caustica.
Tale familiarità col medium fa sì che egli decida di rivolgere da quel momento in poi la sua attenzione quasi esclusivamente all’ambizione forsennata di diventare anch’egli fumettista, coltivando questa sua passione ossessiva passando innumerevoli ore tra fogli, matite e inchiostro.
Sopravvissuto al liceo artistico “Enrico e Umberto Nordio” di Trieste, fa parte dell’associazione Illustra dal 2021, riuscendo a partecipare fin da subito a progetti come la mostra per il 700° anniversario dalla morte di Dante Alighieri e per la mostra di “Una Regione A Fumetti”.
Assieme ad Illustra, egli ha collaborato in maniera costante per le pubblicazioni annuali della Cantada, rivista a tema carnevalesco prodotta nel Monfalconese, oltre che a numerosi lavori di valorizzazione del territorio.