Sono Sam Blasco, conosciuto con il nome d’arte Stelar Sam, sono nato il 30 luglio dell'anno 2000, lo stesso anno in cui Jamie Hewlett e Damon Albarn cominciarono a lavorare alla cartoon band “Gorillaz”, fonte per me di grandissima ispirazione per il mio stile artistico.
Il mio primo disegno risale a quando avevo un anno e mezzo o due, intitolato “La balena che piange”, ispirato al cortometraggio Disney “La balena dall'ugola d'oro”. Da quel giorno non mi sono mai staccato dal foglio.
Essendo un transgender, la mia infanzia e adolescenza non è stata come quella dei miei coetanei. Le femminucce non giocavano con un maschiaccio come me, e i maschi non giocavano con le femmine, quindi spesso mi ritrovavo costretto a passare del tempo con me stesso. In questi momenti il disegno era un modo per sfuggire alla vita reale, ed era l'unica cosa per cui i bambini mi apprezzavano. Alle medie venivo preso di mira dai bulli, e la rabbia che provavo la imprimevo in personaggi che spesso mi somigliavano, le cui storie a fumetti che scrivevo, li vedevano protagonisti di atti di eroismo per sconfiggere il bullismo ed il crimine.
Ora come ora mi sto diplomando al liceo artistico Max Fabiani di Gorizia in design della moda. Oltre al fumetto infatti ho una grande passione per il design, e ho ottenuto un piccolo ma al contempo un grande risultato che ha unito la mia creatività con la mia filantropia, e mi ha fatto vincere il primo premio nel concorso nazionale istituito da Italia Adozioni.
Da quel momento oltre ad aver acquisito fiducia nel mio lavoro, ho capito che i miei disegni possono lanciare dei messaggi. Infatti anche se la gente mi conosce per “quello che disegna gli animaletti", sto lavorando ad un fumetto che si batte per i diritti della comunità LGBT+, ma anche altri progetti che spero di realizzare presto.